LA NOSTRA RELAZIONE CON DIO
Un uomo di nome Wendell Wilkie, visitando l’ex Presidente degli Stati Uniti, Franklin D. Roosevelt, un giorno gli chiese: “Signor Presidente, perche’ tiene nel suo ufficio quell’uomo anziano e ammalato, Harry Hopkins?” “Signor Wilkie,” rispose il Presidente, “vede quella porta? Ogni giorno vi passa un incessante flusso di uomini e donne. Tutti, quasi senza eccezioni, vogliono qualcosa da me. Harry Hopkins invece DESIDERA INVECE SOLO SERVIRMI ED ESSERMI UTILE. Questo e’ il motivo per cui e’ sempre vicino a me!” Anche noi faremmo bene a riflettere la motivazione della nostra fede in Dio. Dio e’ una persona. Nella Sua lettera d’amore per noi, la Bibbia, ci dice che Egli e’ amore... Dio desidera essere amato da noi, proprio come Lui ci ama. Se cosi non fosse, non ci avrebbe chiesto per prima cosa di amarlo e di amare gli altri. Gesu’ ha detto:
“Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, anima e mente ... Ama il tuo prossimo come te stesso” (Matteo 22:37-40) ”
Questo significa che anche se non capiamo la Bibbia e tutte le alte teologie, ma se abbiamo vero amore per Dio, Gesu’ e gli altri, questo basta per la nostra salvezza. La relazione che Dio desidera con noi non e’ quella di un capo con i Suoi sudditi, ma di VERO PADRE CON I SUOI FIGLI. TO BE ABLE TO SWIFT BETWEEN THOSE WHO WOULD “BELIEVE” IN GOD JUST FOR SELFISH GAIN, AND THOSE WHO WOULD LOVE AND FOLLOW HIM FOR WHO HE WAS, THE SON OF GOD, JESUS PRESENTED HIMSELF all’umanita’ in vesti di un Salvatore che visse ed opero’ sia in amore che come PIETRA D’INCIAMPO (1Pe 2:6-10). “Egli non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi, né apparenza, da farcelo desiderare. Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare col patire... colui dinanzi al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna...” (Isaia cap 53). L’apparenza di Gesu’, disprezzabile secondo i canoni (-criteria-) dei religiosi ch’Egli incontrava (vedi Mat 11:18-24), rappresentava pero’ lo strumento di Dio, “...affinché i pensieri di molti cuori fossero rivelati.” Luca 2:35. Per separare le pecore, che amano Lui e la Sua verita’, anche a costo di sacrificare reputazione, denaro e vita, da coloro che vogliono invece il Suo potere, guarigioni, benedizioni e vantaggi in Cielo.MA SENZA AMORLO SINCERAMENTE. Perche’ e’ questo il cristianesimo! Non e’ un’etichetta o diploma, ma il vivere secondo l’amore di Cristo. E noi? Stiamo solo prendendo da Dio ((((per poi inciampare sulla Pietra della sua Parola)))???? O gli stiamo anche dando di tutto cuore, il nostro amore, fede, gratitudine, ricordandoci ch’Egli DIMORA nelle nostre lodi! (Salmo 22:3) La Sua legge e’, “DATE, (IL NOSTRO AMORE, ETC) e vi sarà dato...CON LA MISURA ONDE MISURATE, sarà rimisurato a voi ... Cercate PRIMA il regno e la giustizia di Dio (AMARLO PRIMA), e (DOPO) TUTTE queste cose vi saranno sopraggiunte!” (Luca 6:38; Matteo 6:33)
GIUDICE FEDELE
SALVATORE AMOREVOLE
Perche Gesu’ e l’unica via di salvezza?
Vivevano a New York due uomini ch’erano stati, in gioventu’, Grandi e sinceri amici di avventure. Dopo molto tempo si rividero durante un processo. Uno era il giudice che presiedeva, l’altro il condannato per un crimine. L’imputato si era pentito, ma vi era aspettazione per il verdetto per via della vecchia amicizia tra i due. Il giudice si alzo: “L’imputato e’ mio amico. Ma la legge non fa eccezzioni. La condanna e’ di 1000 dollari di multa o due mesi di lavori forzati!” – Non potendo pagare, il lavoro forzato aspettava l’imputato. Il giudice si tolse la toga. Pago’ l’ammenda poi ando’ dall’imputato. Lo abbraccio’ e gli disse, “Sono orgoglioso del tuo pentimento John! Stasera a cena a casa mia? Avremo molto da raccontarci!”
“Dio mostra il proprio amore…mentre eravamo
ancora peccatori,Cristo e morto per noi!” (Romani 5:8)
Come il giudice di New York, nemmeno Dio poteva spezzare la Sua legge divina per evitare la giusta punizione della quale Dio aveva preavvertito Adamo e Eva: “Mangia liberamente del frutto d'ogni albero… ma del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai!” (Genesi 2:16-17) Il vero peccato non fu di mangiare qualche mela, ma d’essersi uniti a Satana nel suo complotto contro Dio – per diventare “come Dio”! Nessun giudice e’ piu’ clemente di Dio. Ma neppure Lui puo’ andare contro la giustizia e l’infallibilita’ della Sua Parola. Infatti, tutto l’universo si basa e sostiene sulla certezza della Sua Parola profetica (Ebrei 1:3; Mat 24:35) Il pagamento del nostro peccato era senza ritorno, la morte eterna. Ma… “Dio e’ amore!” (1Giov 4:8) Un amore per noi, Suoi figli, talmente grande che Egli, pure giudice justo, e’ sceso dal Suo trono Celeste, si e’ fatto uomo nella persona di Suo figlio Gesu’, ha pagato il debito troppo grande per noi, morendo al nostro posto. La piu’ bella storia d’amore mai esistita! Che amore!! Solo Gesu’ poteva pagare quel debito per noi. Perche’ solo Lui, l’Agnello di Dio senza macchia ne’ peccato, poteva adempire la legge, pagando per i nostri peccati e meritarsi di ritornare dai morti e dall’inferno! Qualunque legislazione umana cambierebe la propria legge quando questa divenisse a proprio discapito! Il Signore non l’ha fatto. Ma ha accettato di sacrificarsi affinche’ (so that) la Sua Parola non venisse infranta, salvandoci e mostrandoci il Suo illimitato amore per noi. Se accetteremo il Suo sacrificio per noi, anche le seguenti promesse saranno adempite: “…Io do’ loro (ai credenti) la vita eterna, e non moriranno mai, e nessuno le rapira’ dalla mia mano!” (Giov 10:28)
NON POSSIAMO PERDERE CIO’ CHE SIAMO
La sicurezza della vita eterna. Non possiamo perdere Cristo.
Vi sono molti oggi tormentati da Satana tramite paure di non ottenere la salvezza di Cristo o di perderla. In realta’ la dottrina del “perdere la salvezza” non ha seri fondamenti nella Parola di Do. Puo’ essere sostenuta tuttal’piu’ tramite dottrine e teologie soggette a interpretazioni umane. Per esempio l’errato insegnamento che “Dio collega la salvezza alle nostre opere”. Mentre le opere sono molto importanti per mostrare che siamo possessori di Cristo e di salvezza e che non lo professiamo soltanto, queste opere non hanno pero’ in se’ alcun potere di render-ci degni di salvezza. Nessuna opera umana puo’ “comprarci” una salvezza divina. Il prezzo di questa non puo’ essere mai meno del sangue di Cristo versato dalla croce. Tutto il resto sono solo false dottrine.
Gesu’ ha insegnato: “…Il regno dei cieli e’ simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo. Ma…venne il suo nemico e semino’ zizzanie…il padrone di casa disse ai mietitori …le zizzanie, legatele per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio (interpretazione:)… Il campo e il mondo; il buon seme sono i figli del regno; le zizzanie sono i figli del maligno; il nemico che le ha seminate, e’ il diavolo; la mietitura e la fine dell'eta presente; i mietitori sono angeli… che raccoglieranno …tutti quelli che commettono l'iniquita’, e li getteranno nella fornace ardente (l’inferno). Li sara’ il pianto e lo stridor dei denti. Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi per udire oda!” (Matteo 13:24-43)
Appare quindi chiaro che sono sbagliate varie interpretazioni, come, “il sale che perde il sapore”, o “i tralci che vengono bruciati”, “perdono la salvezza”. In realta’ questi non l’hanno non l’hanno mai posseduta e non la possono “perdere”, essendo la zizzania della quale Gesu’ parlava.
Gesu’ e’ venuto per predere su di se i peccati del mondo. La presenza o l’assenza dei peccati non possono quindi indicare o determinare ne’ salvezza ne’ perdizione. Ma lo e’ invece il ricevere o respingere il Salvatore: “Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedra la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui" (niente a che vedere con le nostre opere) (Giov 3:36) “…ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto (quindi non solo un “credere” mentalmente) egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio.”(Giov 1:12)
Le opere mostrano la salvezza, ma solo Cristo la puo’ dare. Infatti se le opere potrebbero farci “riacquistare” la “salvezza perduta”, allora queste potevano anche avercela fatta meritare in primo luogo! e se cosi fosse stato, allora Mose’ sceso dal Sinai con i comandamenti e insegnamenti scolpiti in pietra, sarebbero stati piu’ che sufficienti. Ma cosi’ non poteva essere. Vi era infatti anche un pagamento pendente – un pagamento di morte (vedi Gen 2:16-17). Era quindi necessario che un SALVATORE, con potere di resurrezione (quindi non un semplice Mose’) e che poteva venire solo da Dio, morisse al nostro posto per salvarci, PAGANDO cosi’, sia il debito di morte, sia per i nostri peccati e ci desse anche la potenza dello Spirito Santo per mantenerci sulla retta via della salvezza; “…dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede per la salvezza…” (1Pie 1:5) Noi, nel nostro presente stato di decadenza, corruzione e perdizione umana, in nessun caso potremmo mantenerci, integri, fedeli, ubbidienti a Cristo e quindi salvi; Egli quindi, tramite il Suo Spirito Santo, ci mantiene salvi! Nessun tentativo nostro di mantenerci santi o di mantenere le leggi religiose, potevano mantenerci salvi o sostituire Cristo (vedi Romani cap. 7). Leggiamo in Efesini 1:3-14: “…Benedetto sia il Dio che ci ha benedetti… (4) eletti…(5) avendoci predestinati…per mezzo di Gesu Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volonta’ (il buon seme!) (7) In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati (non nelle opere della nostra giustizia!)… (13) e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo (14) quale e pegno della nostra eredita’”
Molti che temono la “perdita della salvezza”, male interpretando scritture quali: “…Se uno non dimora in me, e gettato via come il tralcio… si gettano nel fuoco e si bruciano!” (Giovanni 15:6) e “…Ogni albero che non fa buon frutto e tagliato e gettato nel fuoco!” (Mat 7:19).
Ma Gesu’ non sta’ parlando qui, del buon seme che e’ destinato alla salvezza! (vedi, Rom 8:29-30, Efes 1:5; Mat 13:30; Apoc 13:8; 17:8) Ma della fede nominale, di coloro che “credono” solo ritualisticamente o mentalmente, ma senza dargli il loro cuore (oltre che ad offrire anche il resto – Marco 10:17-27). Infatti se leggiamo meglio le scritture comprendiamo cio’ che Gesu’ veramente dice:
“...Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Cosi, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l'albero cattivo fa frutti cattivi. Un albero buono NON PUO’ fare frutti cattivi, NÉ un albero cattivo far frutti buoni. Li riconoscerete dunque dai loro frutti.” (Mat 7:16-20) Gesu’ sta’ dicendo che e’ impossibile per un credente salvato produrre frutti diversi da veri frutti di cristiano salvato! Cosi’ come non e’ possibile per uno che non e’ veramente salvato, comportarsi altrimenti. I frutti e le opere, oltre che a glorificare Dio e a renderci degni ndi premi eterni (Apoc 22:12) lo mostreranno! – lo mostreranno, ma non ci “salveranno”!!
Leggiamo in Romani 8:28: “Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno!” – Persino (i purtroppo inevitabili) peccati dei salvati (il “buon seme”), cooperano al loro bene! Perche’ mostrano loro, la loro assoluta impossibilita’ a salvarsi senza Cristo! I peccati ci portano al pentimento, quindi al perdono di Dio e al mantenimento della salvezza in Cristo, tramite Cristo e solo grazie a Cristo! Solo allora tutto coopera al bene e per la gloria di Dio!
Per questo Gesu’ disse di quei religiosi, che credevano di salvarsi tramite il loro loro seguire i comandamenti, lunghe preghiere e zelo reli-gioso: Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli.” Mat 5:20
Che fare?! Solo questo: accettiamo il fatto che solo Cristo ci puo’ salvare. Assicuriamoci di avere ricevuto Lui, il Salvatore Cristo! Come? Semplicemente aprendo il nostro cuore (ma sinceramente!) e chiedendogli di entrare! (Rom 10:9,13; Apoc 3:20) Si tratta di ricevere Cristo,Cristo e non solo la Sua religione, o precetti e/o comandamenti di teologia, ma Lui Cristo!! Solo dopo di cio’, Cristo e la potenza del seguente Suo battesi-mo nello Spirito Santo, ci aiuteranno e ci permetteranno di ubbidire ai comandamenti di Dio! Questi, 613 nel Vecchio Testamento, sono ora stati ridotti da Dio a soli due: amare Dio e il prossimo! (Matteo 22:37-40; Rom 13:8-10). Grazie a Gesu’ che col Suo pagamento in croce per noi, ci ha riconciliati a Dio! (2Cor 5) Gloria a Dio! – Degno e’ l’Agnello che ci ha redenti e salvati e comprati col Suo sangue puro, di ricevere la nostra lode e gloria eterna!
“…E vidi, e udii voci di molti angeli intorno al trono … il loro numero era di miriadi di miriadi, e migliaia di migliaia. Essi dicevano a gran voce: "Degno e l'Agnello, che e stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore, la gloria e la lode". E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: "A colui che siede sul trono, e all'Agnello, siano la lode, l'onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli" (Apocalisse 5:11-13).AMEN! Vieni Signore!
CHI CI SEPARERA’ DALL’AMORE DI CRISTO?
“Ne’ morte, ne’ vita, ne’ cose presenti o future, potranno separarci da Cristo!” (Romani 8)
Si racconta di un cristiano che cadde gravemente ammalato ed in punto di morte. Nel buio della notte Satana gli si presento’ davanti, portando un voluminoso rotolo di pergamena sulle spalle. Con un beffardo ghigno di trionfo gli disse, “Preparati per i giudizi di Dio, le fiamme dell’inferno!” Getto’ la pergamena al suolo che si srotolo’. Il cuore dell’uomo si agghiaccio’ terrificato quando iniziando a leggere, vide che i peccati della lunga lista erano tutti veri. Questa volta Satana non mentiva. – “Puoi smettere d’illuderti di poterti meritare il paradiso e la salvezza! Ti conviene” continuo’ l’Accusatore, “che affidi tua anima a me e io ti mettero’ tra i miei demoni servitori!” –L’uomo si mise a piangere ed a pregare, “Gesu’ tu lo sai quanto ti amo! Ma il diavolo questa volta ha ragione, quei peccati sono veri! Non mi merito il paradiso!” – Dio, che sempre risponde quando ci rivolgiamo a Lui con tutto il cuore, gli invio’ un pensiero. L’uomo si volse e disse all’Accusatore, “Hai dimenticato una cosa! Si, la tua lista dice il vero. Manca pero’ una verita’, la piu’ grande: Io ho accettato il Salvatore ed e’ scritto che quando lo riceviamo, “Il sangue di Gesu’ Cristo ci purifica da OGNI peccato!... Se confessiamo i nostri peccati, Egli e fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da OGNI iniquita’!” (1Giovanni 1:7-9) La luce della verita’ della Parola di Dio dissolve le tenebre mendaci di Satana e l’Accusatore scomparve immediatamente!
“Figliuoletti…se alcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato
presso il Padre, cioe’ Gesu’ Cristo… Egli e’ la propiziazione
(il pagamento) per i nostri peccati!” (1Giovanni 2:1-2)
La salvezza del Salvatore e’ per sempre!
Questa storia illustra una grande verita’. Non c’e’ peccato dal quale il Salvatore non ci perdoni e salvi! Gesu’ ha detto che il solo peccato imperdonabile e’ quello di respingere lo Spirito Santo (Mat 12:31-32), equivalente a respingere Cristo che e’ la stessa persona dello Spirito Santo. Ma una volta che abbiamo ricevuto Cristo Egli non ci abbandona piu’! (vedi, Giov 10:28; 11:25-26; Ebr 13:5,b, ecc.) La Bibbia chiama Satana “l’Accusatore dei fratelli” (Apoc 12:10). Egli vuole ovviamente procurarsi la massima compagnia all’inferno. La sua bugia prediletta e’ che “Dio ci punira’ ” per i nostri peccati, cosi’ come sara’ punito lui. Ma c’e’ una differenza. Noi il Salvatore l’abbiamo ricevuto, Satana lo ha crocifisso. Lui ha rifiutato il perdono, insieme agli angeli ribelli (ora demoni) che hanno scelto di credere alle sue bugie che dannano, invece della verita’ di Cristo che salva, ed ora sono perduti per sempre (vedi Matteo 25:41; Giuda 1:6). Noi, accettando il Salvatore, abbiamo avuto tutti i peccati lavati nel sangue della croce e quindi salvati per sempre!
“QUESTA E’ LA VITA ETERNA CHE CONOSCANO TE...”
“La nostra forza di ogni giorno, dalla nostra relazione personale con il Signore”
Per quale motivo molti, spesso, non hanno la forza di superare i grandi problemi della vita? La storia di Wrunken, una giovane eroina Cristiana vissuta nelle Fiandre in Belgio, durante Medio Evo, puo’ essere una buona illustrazione.
La “Sacra Inquisizione” aveva trovato, nella ricca casa dove Wrunken serviva, una Bibbia. Vigeva allora la legge che chiunque leggesse la Bibbia, tranne i sacerdoti , venisse torturato ed ucciso. Tutti negarono. Wrunken si fece avanti: “E’ mia!” Il padrone di casa, conoscendo la terribile punizione grido’: “Oh no! no! Vuole dire soltanto che la possiede, ma certamente non la legge!” Wrunken disse: “No. Non rinnego la mia fede. La leggo sempre. E’ la cosa piu’ preziosa che ho!”
“…Ma le cose che mi erano di guadagno, io le ho reputate danno a cagion di Cristo. Anzi, a dir vero, io reputo anche ogni cosa essere un danno di fronte alla eccellenza della conoscenza di Cristo Gesu, mio Signore, per il quale rinunziai a tutte codeste cose e le reputo tanta spazzatura affin di guadagnare Cristo, e d'esser trovato in lui avendo non una giustizia mia, derivante dalla legge, ma quella che si ha mediante la fede in Cristo; la giustizia che vien da Dio, basata sulla fede; in modo ch'io possa conoscere Cristo, e la potenza della sua risurrezione, e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme a lui nella sua morte” (Filippesi 3:7-10)
Wrunken fu presto condannata ad essere murata viva. Giunse il giorno. Mancava solo un mattone perche’ wrunken fosse chiusa nell’apertura fatta dentro le alte mura della citta’. L’ufficiale in comando le si avvicino’ e paternamente la prego’ di abbandonare la sua “eresia”: “Sei cosi’ giovane e bella! Perche’ vuoi morire cosi? Dove trovi la forza?!” – “Conosco Gesu’!” Rispose Wrunken. E’ morto per me e non mi ha rinnegata. Potrei io rinnegare Lui?!” L’ufficiale: “Pentiti Wrunken o morirai soffocata!” Wrunken: “No! No! Gesu’ e’ qui con me ora! Non mi lascia mai e vivro’ con Lui per sempre!” L’ufficiale si allontano’. Sul suo viso il buio di una sconfitta... Paradossalmente il viso di Wrunken, mentre scompariva dietro l’ultimo mattone, sembrava divenire invece piu’ bello e pieno di pace. La sua ultima preghiera non era per se stessa: “Signore Gesu’! Perdona i miei assassini!"
Il segreto, conoscere Cristo.
Dove trovo’ la sua forza e coraggio, la giovane Wrunken? Questo era prche’ conosceva Gesu’ personalmente come suo Salvatore! Gesu’ ha detto (Matteo 7:22-23): “Molti mi diranno in quel giorno (il giorno del giudizio): ‘Signore, Signore... non abbiamo noi ... fatte in nome tuo molte opere potenti?’ Allora dichiarerò loro: ‘Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me!” Gesu’ stava parlando di credenti Cristiani, altrimenti questi non avrebbero potuto dire di aver fatto tali opere nel Suo nome. Ma la loro fede doveva essere solo sulla religione riguardo a Cristo e non sul Cristo vero, vivente e Salvatore personale. Gesu’ ha detto, Giovanni 17:3: “QUESTA è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e ... Gesù Cristo!”
Abbiamo questa conoscenza di Dio quando riceviamo Cristo nella nostra vita come nostro Salvatore personale e Dio e quando gli chiediamo di riempirci dello Spirito Santo (Luca 11:9-13) che Egli manda nei nostri : Galati 4:6 “E perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del suo Figliuolo nei nostri cuori”. Dopo cio’, la nostra fedelta’ nello studiare la volonta’ di Dio nella Bibbia ci dara’ tutta la forza e saggezza necessaria per essere guidati a superare e a essere vittoriosi in tutti i problemi della vita, compresi avversita’ e tragedie, malattie e persino morte, in virtu’ di aver ricevuto Cristo e conseguentemente, di conoscerlo personalmente. Cosi che le parole che sentiremo dal Signore, in quel giorno meraviglioso e terribile insieme, saranno: “Va bene, buono e fedel servitore; sei stato fedele in poca cosa, ti costituiro sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore.” (Mat 25:23)
“…CHE DEBBO FARE PER ESSERE SALVATO?!”
“Possiamo essere abbastanza buoni per meritarci la salvezza?” (Atti 16:30)
Gesu’ ci parlo’ di un Fariseo che era pieno di religiosita’ e buone opere: Non rubava, non era ingiusto, ne’ adultero, digiunava due volte la settimana, pagava la decima su tutto quello che possiedeva ed era un uomo di preghiera (Luca 18:9-14). Gesu’ lo confronto’ con un Publicano. Questi erano mercenari che tradivano la nazione di Israele, raccogliendo alte tasse per gli oppressori Romani—e una sovratassa per se stessi. La sola buona opera del Publicano era il pentimento. Gesu’ giustifico’ il Publicano, ma non il Fariseo. Paragonati ai credenti medi di oggi, i Farisei avevano certo molte piu’ opere di religiosita’. Nonostante cio’ Gesu’ disse: (Mat 5:20) “Io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli.”
Questo significa che tutte le nostre buone opere e tutta la nostra religiosita’, non contano nulla davanti a Dio? Per quanto riguarda la nostra salvezza, no. Com’e’ scritto: (Tito 3:5) “Egli (Cristo) ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la Sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione (a) e il rinnovamento dello Spirito Santo”. (a) Quando rinasciamo in Cristo (Giov 3:3; 2 Cor 5:17).
Uno potrebbe dire, “Un momento! Ma allora uno puo’ approfittarne e peccare quanto vuole!” No. Non se uno e’ veramente rinato in Cristo! Uno che ragionasse cosi’ sarebbe solo un credente nominale.
Quando rinasciamo in Gesu’, (2Co 5:14) “…l'amore di Cristo ci costringe”—a scegliere il bene e l’interesse di Dio, non piu’ il nostro. Il nostro amore per Lui diventa allora la nostra motivazione per ogni decisione nella nostra vita.
Purtroppo e’ noto come una gran parte del cristianesimo storico, ha usato nei secoli, la copertura “cristiana”, come licenza per commettere ingiustizie, guerre e persecuzioni. Inviterei pero’ gli agnostici, che respingono Cristo per via di questi motivi, a riflettere sul fatto che la maggior parte di questi peccati, non sono stati commessi dai credenti veri—e tantomeno da Cristo—ma da credenti solitamente nominali.
Che valore hanno le opere allora? Un grandissimo valore! Le opere mostrano infatti, se la nostra fede e’ solo nominale o vera, che porta alla salvezza della grazia in Cristo: (Efes. 2:8-9) “Infatti e’ per grazia che siete stati salvati, mediante la fede… non in virtu’ di opere…”; (Giac. 2:18,19,26) “…Uno dira’: "Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrero’ la mia fede. Tu credi che c'e un solo Dio, e fai bene; anche i demoni lo credono e tremano… Infatti, come il corpo senza lo spirito e morto, cosi’ anche la fede senza le opere e’ morta.” – Non solo! Ma le opere determinano anche quali saranno i nostri premi eterni: (Luca 22:28-30) “Voi…avete perseverato con me…dispongo che vi sia dato un regno…affinché…sediate su troni per giudicare...”; (Apoc 22:12) “…Ecco, sto’ per venire e con me avro’ la ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere!” (Gal 6:7-8).
“Che dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?” Gesu rispose: “Questa e l'opera di
Dio: che crediate…”. (Giov 6:28-29)